Fervono i preparativi per la quarantaquattresima edizione de la “Sagra de lo Ciammarruchiello”, per dirla in dialetto locale, una delle più antiche in Campania, diventato un incontro fisso del 14 agosto a Buonalbergo (BN) nella suggestiva location di piazza Garibaldi.
Un appuntamento che si ripete per chi ama l’ottima cucina tradizionale al motto “se sorchia, se struscia, se striscia”, riferito chiaramente al Ciammarruchiello, che altro non è che l’autoctona lumachina di terra raccolta e preparata per la manifestazione, da vere e proprie bande di giovani e meno giovani,volontari della Pro Loco di Buonalbergo nelle campagne limitrofi, per poi essere cucinata dalle sapienti donne del paese che da anni si prodigano in nome della tradizione.
L’intero borgo sarà adornato dai piccoli molluschi disegnati con maestria anche sul manto stradale, che accompagneranno i visitatori in un viaggio artistico-gastronomico unico nel suo genere fino a giungere nella piazza principale per degustare i piatti cucinati secondo l’antica ricetta buonalberghese.
Un menù ben fornito, quindi, si va dai ciammarruchielli cucinati con ricetta segreta con l’aggiunta della nepeta, erba spontanea locale, passando per i “cecatielli” (cavatelli), fino a giungere alla “montanara” (pizzetta fritta con pomodoro fresco, mozzarella e basilico) tutto accompagnato da ottimo vino locale sannita e dolci artigianali. Installazioni fotografiche, concerti di musica popolare e folk allieteranno la serata.