La ASL di Benevento riporta nella tabella di oggi un totale di 74 residenti in provincia di Benevento positivi al covid19 di cui 3 (tre) assistiti presso abitazioni (non di Benevento città), 24 (ventiquattro) ricoverati al San Pio, 46 (quarantasei) in “altre strutture” e 1 (uno) ricoverato fuori provincia.
I cittadini di Benevento positivi sono diventati 22 dei quali 5 sono ricoverati al San Pio e altri 17, secondo la ASL, sono in “altre strutture”, ma è noto che molti di essi, fortunatamente, sono asintomatici e quindi in quarantena presso la propria abitazione.
L’Azienda Ospedaliera ha comunicato che i ricoveri al San Pio sono 28 (e non 24 come scrive la ASL), di cui 23 residenti nel Sannio ed altri 5 formalmente residenti in altre province ma da considerare comunque soprattutto se relativi a persone che hanno il domicilio o lavorano stabilmente a Benevento oppure sono assistiti a Villa Margherita.
Quindi, sono attualmente 78 i covid19 nel Sannio, ma ancora una volta ASL e Ospedale San Pio non riescono a coordinarsi per dare, almeno, lo stesso numero di ricoverati. Non comunicano neppure il numero dei guariti o deceduti e pertanto non è possibile stabilire quanti sono stati finora i contagiati (si può sapere per tutta Italia ma non in questa provincia). Non ha sortito quindi, alcun effetto la nostra segnalazione al Prefetto.
La Protezione civile regionale nel report di ieri sera alle 22, ha indicato anche 20 tamponi effettuati direttamente dall’Ospedale San Pio con 7 risultati positivi (pari al 35% mentre la media in Campania è del 10%) ma riguardano solo pazienti ricoverati e non medici, infermieri, ausiliari o soccorritori.
Dopo lo scandalo di Villa Margherita, 121 degenti e sanitari sono stati sottoposti ad esami con tampone, anche se non avevano sintomi specifici (come si dovrebbe fare sempre per i casi a rischio) e 78 sono risultati positivi (65%).
Si conferma quindi che quando nelle strutture sanitarie (veri focolai) si effettua la verifica più precisa, si accertano anche i positivi asintomatici e quindi si può limitare la diffusione del contagio perché i soggetti a rischio (familiari, colleghi, frequentatori) possono scegliere la quarantena volontaria.
Il sindaco di Ceppaloni, ad esempio, dopo aver appreso che un dirigente ASL è tra i casi positivi di VMargherita, ha scelto, opportunamente, l’auto isolamento domestico pur non avendo sintomi, in attesa dei risultati del tampone.
La ASL ha sanificato i locali dove lavora quel dirigente e avviato il controllo su tutte le strutture sanitarie delle provinca, anche se con grande ritardo, sottoponendo a tamponi tutti i degenti e sanitari anche della clinica Maugeri di Telese dopo il decesso di un paziente positivo al covid19.
Invece, gran parte dei sanitari dell’Ospedale San Pio ancora aspetta il test del tampone. Eppure si tratta di soggetti a rischio, non solo per la propria salute ma anche perchè pur essendo asintomatici possono, senza responsabilità, contagiare altri colleghi e ammalati. Dopo la confusione dei 126 tamponi effettuati in ospedale, inviati al Cotugno per gli esami, restituiti e poi rispediti con esito mancante per 24 di essi, il direttore generale della Azienda Ospedaliera ancora non chiarisce a chi sono stati fatti i 25 tamponi (10 positivi) effettuati ed analizzati al San Pio il 28 marzo. E neppure comunica quanti sono stati i casi di pazienti transitati in reparti non attrezzati covid19, dopo i due da Ariano Irpino, e quanti sono i sanitari attualmente in quarantena.
Per Altrabenevento Sandra Sandrucci
Benevento, 31 marzo 2020 – Comunicato stampa