Dopo la fase “A” del distanziamento sociale e quella “B” della chiusura delle attività commerciali e produttive, occorre che la Regione Campania si decida a passare immediatamente alla fase “TI”, quella dei Tamponi Intelligenti. Ad indicarlo in un Twitter è il Direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) Tedros Adhanom che così si esprime: “Per vincere, dobbiamo attaccare il coronavirus con tattiche aggressive e mirate – testando ogni sospetto – #COVID 19 caso – isolando e curando ogni caso confermato, e rintracciando e mettendo in quarantena ogni contatto stretto”.
A cosa pensa con queste parole il dottor Tedros? Suggerisce di “monitorare” le persone positive al coronavirus attraverso lo screening dei dati medici e l’utilizzo delle nuove tecnologie come il gps dello smartphone, le carte di credito, le telecamere di sorveglianza, al pari di quanto è stato fatto in Corea del Sud. Incrociando queste informazioni, le autorità sanitarie coreane hanno rintracciato quali erano i cittadini potenzialmente entrati in contatto con Covid-19 e li hanno isolati, in casa o in ospedale, in base alle loro condizioni di salute e all’esito del Tampone effettuato. In più, con un’apposita “App” si indicano i luoghi attraversati dai soggetti a rischio e quanti li avevano frequentati che, a loro volta, venivano sottoposti volontariamente al test del Tampone.
Dopo i tanti arrivi dal Nord, essendo mancati accurati controlli, è necessario ora intervenire tempestivamente, prima che si diffonda il contagio. La Regione Campania deve attuare un piano sanitario straordinario per intensificare i Tamponi, anche autorizzando la sanità privata, partendo con uno screening dei soggetti più a rischio: personale medico, paramedico, operatori del settore, fino ai casi sospetti; inoltre, occorre avviare la mappatura di chi è entrato in contatto con i contagiati e rintracciarli anche tramite l’utilizzo dei nuovi strumenti tecnologici, per sottoporli al Tampone volontario.
Questa è la strategia da percorrere per bloccare l’epidemia, altrimenti non ci resta che rivolgere una preghiera a San Pio da Pietrelcina, sperando che almeno lui ci ascolti.
Benevento, 4 marzo 2020 – Comunicato stampa