Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento ha ordinato l’arresto del costruttore Fulvio Rillo, vice presidente di Confindustria; l’ex sottosegretario ai Lavori Pubblici, Antonio Bargone, un dirigente di Autostrade, Vincenzo Voci e l’ex dirigente di Coopcostruzioni, Gian Paolo Venturi, ritenuti responsabili dei reati di corruzione aggravata, turbata libertà degli incanti ed emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti in ordine all’aggiudicazione di una gara indetta da Autostrade per l’Italia s.p.a..
L’indagine della Procura della Repubblica di Benevento, molto complessa e ancora in corso, affidata alla Guardia di Finanza riguarda la gara d’appalto per la manutenzione del tronco di Cassino, una lunga strada tra Lazio, Campania e Puglia dal valore complessivo di 76 milioni e mezzo di euro. Al centro dell’indagine Gian Paolo Venturi, di Ferrara, ex dirigente delle cooperative di costruzioni, da anni frequentatore di Benevento e del Sannio, che avrebbe fatto da intermediario tra Fulvio Rillo del Raggruppamento Temporaneo di Imprese che si è aggiudicato la gara, il dirigente di Autostrade Italia spa, Vincenzo Voci e il presidente di Autostrade Tirreniche, Antonio Bargone.
La Guardia di Finanza di Benevento a seguito delle complesse indagini effettuate anche con l’ausilio di Trojan ritiene che la tangente pattuita fosse di 460 mila euro, in parte già pagata ad Antonio Bargone come consulenza da avvocato.
La notizia fornita dalla Procura della Repubblica prima con un lungo comunicato e poi con una Conferenza Stampa insieme al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Benevento è stata accolta in città con notevole imbarazzo.
Rillo è un imprenditore conosciuto, i suoi colleghi costruttori dell’ANCE esprimono subito vicinanza come pure la Confindustria che chiede alla stampa cautela nel dare le notizie per evitare “processi mediatici” mentre il Mattino gli dedica un lungo articolo (più ampio di quello dedicato alla conferenza stampa della Procura) per ricordare la sua carriera, la passione per il Sannio e per il Calcio e il legame molto forte con il presidente Vigorito.
E mentre la stampa locale pare non avere voglia di approfondire la notizia clamorosa (una tangente per un mega appalto) e si concentra su altre vicende di cronaca locale, Il Fatto Quotidiano la considera di interesse nazionale e gli dedica due articoli di Vincenzo Iurillo anche sulla iscrizione nel registro degli indagati di Umberto Del Basso De Caro. Il Fatto di oggi spiega che il parlamentare del PD non è accusato di corruzione e viene citato in una telefonata tra Venturi e Bargone a proposito di indagini.
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