Questo mese i circa 350 dipendenti del Comune di Benevento non percepiranno le Indennità e i compensi per Salario accessorio (rischio, reperibilità, turnazione, specifiche responsa-bilità, ecc) relative al mese di dicembre scorso, pari in media a circa il 10-20 % dello stipendio (a seconda delle qualifiche e dei profili professionali). Non si tratta di “regali” dell’amministrazione perché i fondi fanno parte delle voci del salario stabilite dal Contratto Nazionale e pagate secondo i parametri definiti con il Contratto decentrato. I dipendenti hanno svolto regolarmente le funzioni richieste e finora non hanno ricevuto alcuna diversa disposizione di servizio.
La grave decisione è stata assunta dal nuovo Dirigente al Personale, Alessandro Verdicchio, il quale in data 5 gennaio ha informato i vertici amministrativi del Comune di Benevento di aver riscontrato uno sforamento delle spese 2017 pagate rispetto alle previsioni e quindi ha invitato i Dirigenti di tutti i settori “a sospendere l’erogazione di qualsiasi somma a valere su trattamento economico accessorio del mese di dicembre”.
Questa decisione è stata subito apprezzata dalla UIL, il sindacato di Bosco Fioravante, sempre pronta a sostenere le scelte di questa amministrazione, che addirittura parla di “furti di indennità da parte di alcuni dipendenti”. Si tratta di affermazioni molto gravi alle quali devono necessariamente seguire le denuncie alle autorità competenti.
In realtà, a parte gli abusi possibili da punire in modo esemplare, è stato più volte segnalato soprattutto dalla CUB, che la spesa relativa al Fondo Salario Accessorio effettuata dall’amministrazione negli ultimi anni, è stata sempre più confusa e incerta soprattutto perché il Contratto Integrativo Decentrato del 2012 tuttora vigente, non stabiliva esattamente a quanti dipendenti dovevano essere pagate le singole indennità, lasciando che fossero i singoli dirigenti a decidere in proposito.
E’ noto, però, che ogni dirigente provvede con proprio atto per il settore di competenza senza informare i suoi colleghi e quindi la spesa complessiva è andata oltre le previsioni. Quindi, i difetti del Contratto Integrativo voluto innanzitutto proprio dalla UIL e non firmato dalla CUB, e le carenze di gestione della spesa da parte della Conferenza dei dirigenti, hanno determinato l’ammanco che di certo non può essere attribuito ai lavoratori.
Vi è da aggiungere che la incerta disponibilità del Fondo Salario Accessorio per l’anno 2017 era emersa anche durante le trattative per il rinnovo del Contratto Decentrato Integrativo che la UIL voleva firmare il 30 novembre scorso, cioè il giorno prima dell’arrivo di Verdicchio. Anche in quel caso la piattaforma confusa e raffazzonata che Bosco voleva”firmare a scatola chiusa”, prevedeva ancora lo stesso errore, cioè la spesa presunta per ogni singola voce del Salario accessorio lasciando che fossero poi i dirigenti a stabilire quanti e quali lavoratori ne avrebbero potuto usufruire. Grazie alle proteste della CUB quel Contratto non è stato firmato.
Condividiamo l’impostazione del dirigente Verdicchio che vuole accertare le ragioni dell’ammanco sul Fondo e preparare una ipotesi di contratto con la indicazione specifica dei dipendenti assegnati alle attività compensate con indennità e salario accessorio, evitando cumulo di più compensi, ma non possiamo accettare il mancato pagamento delle attuali indennità.
E’ chiaro, che finchè non sarà firmato il nuovo Contratto Decentrato quello vigente va rispettato e quindi ai lavoratori vanno pagate le indennità se le prestazioni rese non sono cambiate.
Pertanto, invitiamo e diffidiamo l’amministrazione a pagare regolarmente il salario accessorio del mese di dicembre, preannunciando in caso contrario, il sostegno anche legale ai dipendenti che avvieranno vertenze di lavoro.
Il coordinatore Provinciale e componente la RSU, Alberto Zollo