Si è tenuta ieri la prima riunione del Comitato “Giù le mani dal terminal bus” nato a febbraio scorso per contrastare la realizzazione di un edificio privato di 5 piani sull’area di via Pertini a pochi metri dalle mura Longobarde, utilizzato attualmente dagli autobus extraurbani per trasportare a Benevento i pendolari provenienti da varie zone della Campania.
Il progetto, redatto dall’arch. Antonio Iadicicco prima che fosse nominato dirigente del Settore Urbanistica del Comune di Benevento, è stato presentato dalla società Lumode di Gricignano d’Aversa ed è stato inserito dall’amministrazione Mastella nel “Programma per la riqualificazione delle periferie”.
Per tale motivo, la costruzione del palazzo con due piani a parcheggio ed altri tre per attività commerciali, servizi ed abitazioni, prevede il finanziamento ministeriale di 7 milioni di euro (sul totale di 18 milioni destinati alla città di Benevento) ed altri 2,5 milioni a carico della società casertana che però vuole gestire l’opera per 30 anni con l’incasso di tutti i proventi derivanti da fitti, parcheggi e pubblicità.
Ovviamente, la realizzazione del palazzo comporta il trasferimento del Terminal degli autobus extra urbani che, secondo l’amministrazione Mastella dovrebbe essere realizzato vicino alla Stazione Centrale della Ferrovia, ma finora non è stato neppure approvato il progetto definitivo.
Il comitato, al quale aderiscono rappresentanti dell’associazione Altrabenevento, Lap asilo 31, Civico22, Friday for future, il sindacato CUB-Trasporti, diversi tecnici, ambientalisti, commercianti e cittadini abitanti in centro storico, si oppone alla realizzazione dell’edificio della ditta casertana che sottrae alla città uno spazio pubblico da riqualificare come servizio per la mobilità sostenibile tra la città antica e la parte alta della città.
Il Comitato ha deciso, innanzitutto, di inviare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri un documento (ad integrazione di quello già inviato a febbraio scorso da Altrabenevento) per chiedere di revocare il finanziamento di 7 milioni di euro destinati al palazzo della Lumode che invece può essere utilizzato per riqualificare veramente i quartieri popolari della città. A tal proposito il Comitato segnalerà alla Commissione ministeriale di verifica dei progetti “Riqualificazione delle Periferie” che il programma presentato dal Comune di Benevento deve essere comunque revisionato perché due progetti che concorrevano alla quota di finanziamento privato necessaria per l’approvazione, non sono più realizzabili.
Infatti, l’edificio ex Orsoline nel quale si prevedeva l’Ostello dei Pellegrini, è stato concesso in uso all’Università ed già utilizzato per attività didattiche, mentre sull’area di via Santa Colomba destinata alla realizzazione della Piscina Coperta, sono previsti adesso la costruzione di “edificio di transito” da parte della società S.T.A.T. di Napoli.
Infine, il Comitato ha deciso di avviare uno studio e una raccolta di firme per il nuovo piano della mobilità sostenibile della città, ancora più necessario per la riqualificazione del commercio e dei servizi post covid19.
Per il comitato, Sandra Sandrucci