+41%: questo l’aumento registrato nel 2017 rispetto al 2015 nel numero dei visitatori della Rete Museale della Provincia di Benevento. Lo comunica il Presidente della Provincia Claudio Ricci.
In linea con la tendenza regionale e nazionale, i Musei istituiti e gestiti dalla Provincia di Benevento hanno registrato un sensibile aumento di vendite di biglietti d’ingresso. Lo si desume dai dati ufficiali comunicati in queste ore all’Istat da parte delle strutture preposte della Provincia, dirette dalla responsabile Gabriella Gomma, in risposta ad un Questionario sul consumo di cultura nel Paese.
L’accesso ai Musei è appositamente regolamentato dal Consiglio Provinciale di Benevento, che individua chi abbia titolo all’ingresso gratuito ed autorizzato per visite di studio e per altre ragioni espressamente indicate: l’aumento dei visitatori lo si desume ovviamente dai biglietti venduti.
I dati trasmessi all’Istat si riferiscono ai seguenti giacimenti culturali:
– Museo del Sannio, con la Sezione Scultura Sarcofagi e Ritratti di Palazzo Casiello;
– Museo Arcos – Sezione Egizia del Museo del Sannio e Sezione Contemporanea;
– Complesso Monumentale di della Chiesa di Sant’Ilario a Port’Aurea;
– Geobiolab – Laboratorio della Neutralità in contrada Pontecorvo.
I biglietti venduti nell’ultimo triennio sono stati:
– nel 2015: n. 14775 di cui n. 12664 a pagamento (pari all’85,72% del totale) e n. 2111 gratuiti (pari al 14,28% del totale);
– nel 2016: n. 17244 di cui n. 13541 (pari al 78,52% del totale) a pagamento e n. 3703 gratuiti (pari al 21,48%);
– nel 2017: n. 20978 di cui n. 18337 a pagamento (pari all’87,41% del totale dei biglietti emessi) e n. 2641 (pari a 12,58% del totale) gratuiti.
I dati dimostrano come, dal 2015 al 2017, si sia registrato un sensibile incremento delle presenze nella Rete Museale della Provincia di Benevento pari a n. 6.203 visitatori, segnando dunque un + 41,903%.
E’ importante peraltro notare come sia cresciuto il numero dei visitatori paganti rispetto a quelli che hanno potuto usufruire del biglietto gratuito che, invece, è diminuito.
Per quanto il termine di paragone sia improprio, è interessante notare che la Rete Museale della Provincia di Benevento abbia registrato un incremento di presenze addirittura superiore, in termini percentuali, a quello, peraltro assai lusinghiero, della stessa Reggia di Caserta (+23%), uno dei giacimenti più celebri al mondo ed una delle mete italiane preferite dei turisti.
Ricci ha dichiarato: “Sono assolutamente orgoglioso per questi dati e li rivendico. Gli incrementi sensibili nel numero dei visitatori della nostra Rete Museale sono stati ottenuti senza poter contare su investimenti in denaro, atteso che le competenze in materia di cultura sono state sottratte alle Provincee le risorse finanziarie sono state sottratte. Il maggior nuimero di persone presenti nei Musei invece è soltanto il frutto di politiche di programmazione, di spirito di volontariato e di dedizione dei dipendenti, inventiva e amore per il territorio. Con le politiche culturali che abbiamo voluto avviare si è realizzata una forte attività di promozione turistica, secondata anche dall’imprenditoria privata e da Soggetti che operano nel settore con particolare entusiasmo. Ricordo, in particolar modo, le attività educative/didattiche e laboratoriali con le Scuole di ogni ordine e grado e con progetti mirati, volti ad approfondire particolari aspetti della storia e della cultura locale e nazionale. I programmi sono stati rivolti alle famiglie ed è stato registrato un forte aumento delle presenze di italiani, provenienti da numerose regioni, e di stranieri. Il programma è stato reso possibile grazie anche alle iniziative assunte, sulla scorta della strategia politica indicate, dalle Agenzie e dalle Cooperative che collaborano con la Provincia e, tra queste, segnalo in particolare quelle messe in campo da Sannio Europa, per portare nuovo pubblico nei Sotterranei di Arcos presso il Museo egizio, da Mediateur, da Epsilon, da Areca scarl”.