Abbiamo già denunciato pubblicamente che dalla diga di Campolattaro non è garantito il “deflusso minimo vitale” al Tammaro che è in secca. La legge impone il rilascio di un quantitativo di acqua per tenere in vita l’ecosistema fluviale ma in questo momento, nonostante l’invaso sia quasi al colmo, si nota chiaramente che il canale di collegamento con il fiume è prosciugato.
E’ un disastro ambientale ma nessuno interviene: sono morti i pesci e a Benevento arriva pochissima acqua, quasi tutta proveniente da piccoli affluenti del Tammaro e scarichi fognari non depurati.
Tutti hanno discusso e litigato sull’uso della diga, (il sindaco Mastella, la senatrice Lonardo, il presidente della Provincia Lombardi, il deputato Maglione del M5S, Del Basso De Caro del PD, il presidente e il vice presidente della Regione Campania, i presidenti delle associazioni di categoria, imprenditori vari, ecc) ma adesso nessuno di loro parla.
Chiediamo l’intervento delle autorità competenti, Provincia, Autorità di Bacino, Carabinieri-Forestale, Procura della Repubblica e sollecitiamo l’attenzione dei partiti, i sindacati, i Verdi, le associazioni ambientaliste (il WWF gestisce l’Oasi proprio sulla diga), i consiglieri di opposizione della Provincia e del Comune di Benevento.
I fiumi in secca sono un disastro, anche Benevento, per l’ecosistema e quindi anche per la nostra salute.
Gabriele Corona, movimento politico “Altra Benevento è possibile”