Le colline che circondano la città di Benevento, negli ultimi anni hanno subito una vera e propria violenza. Oltre alla carenza di marciapiedi, rete fognaria e collegamento pubblico, decine di tralicci, paragonabili ai robot dei cartoni animati cinesi, hanno devastato il paesaggio collinare.
Come se non bastasse il pericolo di elettrosmog “dovuto” all’alta tensione e alla lunga esposizione a essa, tutto a un tratto, i cavi hanno cominciato a emettere dei suoni paragonabili al verso di un grosso uccello. È sufficiente una leggera folata di vento ed ecco che, la “musica” comincia in qualsiasi ora del giorno e della notte senza smettere un attimo. Ovviamente, data la stagione calda, molte famiglie hanno le finestre aperte per ventilare le abitazioni, soprattutto durante le ore notturne e, il suono dei cavi diventa, semplicemente, fastidiosissimo, evitando anche il riposo ai “contradaioli”.
Qualche bene informato dice che l’installazione dei cavi non è ancora terminata, saranno applicati dei distanziatori che metteranno fine alla “musica” ma, nel frattempo, mentre il medico studia il malato ecc. La TERNA dovrebbe “risarcire” gli abitanti delle zone interessate dall’installazione di questi “fischiettanti mostri”! Ovviamente i politici locali sono tutti impegnati per le varie sagre cittadine… si comportano un po’ come Maria Antonietta D’Asburgo – Lorena che, mentre il popolo chiedeva pane lei disse: “ S’ils n’ont plus de pain, qu’ils mangent de la brioche”! «Se non hanno più pane, che mangino brioche».
Luigi La Monaca – Presidente Provinciale di Ekoclub International