“Lo sviluppo della produzione di energia pulita va necessariamente accompagnato alla salvaguardia del territorio, ma non è evidentemente questa la logica che soggiace alle scelte della Regione Campania. Scelte che non possono non tener conto dei pareri negativi che provengono dagli enti locali e dalle soprintendenze di Regioni confinanti, attraverso i quali, le stesse hanno manifestato le loro perplessità. Alla luce di ciò ritengo necessario che la questione sia sottoposta anche al ministero competente al fine di tutelare la legittima contrarietà delle regioni limitrofe” a dirlo il deputato M5S Pasquale Maglione.
“L’anarchia delle scelte regionali, frutto di una mancata volontà di definire un piano energetico, possono provocare danni molto seri laddove il territorio è stato già saccheggiato. La costruzione di un parco in località Sant’Angelo a San Bartolomeo in Galdo collide con il principio di salvaguardia di un’area di ampio pregio paesaggistico, storico, ambientale e soprattutto agricolo. Tutti gli enti che sono interessati direttamente o indirettamente dalla realizzazione dell’impianto hanno espresso parere negativo. Questi pareri contrari giunti tra l’altro anche dalle Soprintendenze delle Regioni Puglia e Molise però non nascono da un’opposizione tout court alla produzione di energia elettrica tramite l’eolico, bensì dalla necessità di poter formalizzare una legittima opinione. Un impianto eolico deve essere prima di tutto ecologicamente sostenibile, ciò vuol dire considerare la dimensione dell’opera e la sua localizzazione. Quello in fase di autorizzazione dalla Regione Campania per il territorio di San Bartolomeo in Galdo è oggetto di diverse criticità perché rischia di distruggere non solo la bellezza dei luoghi, ma di comprometterne l’ecosistema e quindi la vivibilità. Il nibbio reale – tanto per fare un esempio – che nidifica sui crinali dell’area è una specie protetta dalla direttiva uccelli dell’Unione Europea, che rischia di estinguersi proprio per l’imprudenza della Regione che pensa di poter autorizzare lì delle pale di 180 metri di altezza. Oppure penso al tratturo regio Lucera-Castel di Sangro bene storico e arteria vitale della transumanza (riconosciuta bene UNESCO) che attraversa proprio la contrada di Sant’Angelo e che ovviamente verrebbe soppresso. Tutto questo deve essere oggetto – aggiunge Maglione nelle conclusioni – di uno specifico approfondimento da parte del ministero e da parte mia fornirò pieno sostegno ai comuni in questa battaglia”.