L’editoria rappresenta da sempre un settore d’eccellenza. Litografi, stampatori, illustratori, editori sono solo alcune delle figure che da secoli dedicano impegno a un comparto che oggi vive un momento di grave affanno.
Sebbene nell’ultimo anno si sia registrata una crescita del volume complessivo delle vendite, una reale ripresa è resa difficile dall’impennata dei costi delle materie prime e dal prolungamento dei tempi di attesa per i rifornimenti dovuto ad aumento della domanda e problematiche connesse alle restrizioni emergenziali.
I prezzi di alcuni tipi di carta sono addirittura raddoppiati. Senza contare che, non essendo ancora possibile prevedere quanto costerà la carta nei primi mesi del nuovo anno, tipografie ed editori sono costretti a prenotare le forniture senza conoscerne il prezzo.
Questo rende inevitabile un ridimensionamento della produzione e a risentirne maggiormente saranno soprattutto le piccole case editrici. Tantissime le realtà artigiane che rischiano di scomparire. Un altro duro colpo al tessuto economico delle piccole e medie imprese e, alla fine di tutto, alle opportunità di rilancio della Cultura.
Il problema è sottovalutato. Timide le iniziative di breve termine, che si risolvono nella limitazione della tiratura ai fini della compensazione nell’immediato di costi e benefici. Le prospettive per il futuro sono sconfortanti; la carta sembra dover lasciare definitivamente spazio al digitale.
Meritocrazia Italia invoca più decise linee di intervento a sostegno della filiera editoriale, con progetti di rete di sostenibilità, che puntino sulla grammatura della carta come investimento green.
Si unisce alla richiesta, avanzata da più lati, di rifinanziamento del credito d’imposta sull’acquisto della carta, ma soprattutto auspica un innalzamento della percentuale di credito al 50%, a beneficio degli operatori economici del settore e per la riduzione dei costi del prodotto finale.
Inoltre, al fine di incentivare l’acquisto di libri per tutte le categorie di utenti, Meritocrazia propone l’estensione della deducibilità delle spese relative all’acquisto di libri dalle categorie professionali e legate all’esercizio di arti, a tutte le categorie di contribuenti, privati e non, per i testi di qualunque genere, scolastico ed extrascolastico.