Decisamente un Natale amaro per gli operatori del 118 di Benevento e provincia che, senza alcun preavviso, si sono visti privati dell’agognata tredicesima mensilità che da CCNL gli andava retribuita non oltre il 20 dicembre. Viene meno così l’unico merito da sempre, da noi, riconosciuto alla Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, l’ineccepibile puntualità nel pagamento degli stipendi.
Ebbene si, se un merito sinora andava dato alla Misericordia Nazionale, che gestisce il servizio di 118 per conto dell’Asl di Benevento, era proprio la certezza e della puntualità dei pagamenti stipendiali, nonché un senso di comprensione ed umanità verso tutti gli operatori. Senso di umanità e comprensione che per la verità ultimamente è venuto meno al punto che sono piovuti, un licenziamento, trasferimenti di cui ancora si attendono le esigenze di servizio ed in ultimo contestazioni disciplinari a dir poco risibili. Se a ciò si aggiunge che gli operatori da noi rappresentati che hanno mosso ricorso all’azienda per differenze retributive avrebbero dovuto percepire le proprie progressioni orizzontali dal marzo 2018 il quadro si fa ancor più fosco. Gli autisti soccorritori, infatti, dal marzo 2018 avrebbero dovuto progredire nella loro retribuzione da C2 a C3 mentre gli infermieri da D3 a D4.
Ciò che più spiace è che i dirigenti nazionali della Misericordia, stranamente, si sono resi in questi giorni irreperibili, pur avendo sempre dichiarato a parole la propria disponibilità al dialogo con le forze sociali, ma tant’è. Per quanto ci riguarda, terminato il periodo di franchigia, qualora non dovessimo veder riconosciuti i diritti dei nostri assistiti passeremo alle vie di fatto sindacali e legali.
Segr. Gen. C.U.B. Sanità Italiana Benevento
Giuseppe Gentilcore