Tra gli impegni assunti dalla Pro Loco AD PONTEM di Ponte (BN) c’è la rivalutazione delle antiche tradizioni e, l’attività svolta qualche giorno fa con l’accensione del tradizionale falò di S. Antonio Abate, è in corretta sintonia con questa mission.
La consuetudine di accendere fuochi propiziatori per i raccolti della nuova stagione ha origini pagane ed è legata all’apertura del Carnevale da tempo immemore. Il legame tra il fuoco e Sant’Antonio Abate nasce, poi, dal fatto che nella mitologia cristiana il Santo è il guardiano dell’inferno, protettore di tutte le attività legate all’agricoltura e all’allevamento degli animali A seguito della peste del 1656 la tradizione dei fuochi si propagò in tutti i paesi assumendo anche una valenza purificatoria.
Il culto di Sant’Antonio Abate, chiamato in tutta la nazione meridionale “Sant’Antuono” non poteva non propagarsi anche nel Sannio, dove gli animali abbondavano. Mantenere la tradizione ha un valore ancora maggiore proprio quando in molti paesi vicini se ne è persa la memoria.
Grazie all’impegno dei nostri iscritti abbiamo avuto l’onore di ospitare intorno al tradizionale falò di S. Antonio Abate molti conterranei, trascorrendo una serata cordiale, tranquilla e fortemente socializzante. L’anziano, giunto per partecipare, con un bicchiere di vino tra le mani, racconta, con un pò di nostalgia, il ricordo dei falò propiziatori dei contadini: “Non c’era la corrente elettrica nelle campagne e la sera di Sant’Antuono i fuochi segnavano le masserie”. Si valutava grandezza e durata del fuoco, quasi come una gara, per poi ritrovarsi tutti intorno al fuoco per consumare la cena. Era commosso e contento per aver rivissuto quei magici momenti e ha ringraziato con affetto. E noi soddisfatti, per aver raccontato, anche se frettolosamente, questo magico momento!
Il direttivo, con la Presidente Maria Nave, riconosce una particolare gratitudine a tutti i componenti del Gruppo giovani della Pro Loco AD PONTEM, che, insieme ad altri importanti attivisti, ci hanno consentito di condividere la degustazione di pietanze e bevande, di ospitare i più infreddoliti nell’apposito locale riscaldato, di far partire le due mini mongolfiere, di fare spettacolo con i fuochi pirotecnici, di assaporare il gusto delle patate cotte nella cenere, di dialogare seduti intorno al falò. Tutto è stato distribuito gratuitamente, grazie al contributo economico e volontario dei nostri soci.