Domani, venerdì 23 agosto, avrà luogo la processione di Comunione del Rione Piazza. Il corteo, che partirà alle ore 8 dall’Ave Gratia Plena, giungerà presso la Basilica Santuario dell’Assunta entro le ore 10 per la celebrazione della Santa Messa, presieduta da Padre Giustino Di Santo d. O., Parroco e Rettore della Basilica Santuario dell’Assunta. Al termine della celebrazione il corteo del Rione Piazza terrà la processione “di ritorno” presso la chiesa dell’Ave Gratia Plena.
L’ingresso nel Santuario del corteo processionale, nonché la Santa Messa delle ore 10, sarà trasmesso in diretta sull’emittente MediaTV (canale 82), inoltre potrà essere seguito attraverso i siti internet media-tv.it e www.mediatvweb.tv, nonché dai media della Basilica Santuario dell’Assunta.
Questa mattina, Don Giuseppe Di Santo, Vicario Generale della Diocesi di Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata De ‘Goti, intrattenendosi con gli operatori delle comunicazioni sociali, presso l’Area Stampa della Basilica Santuario, ha condiviso alcuni ricordi personali e fatto un augurio ai partecipanti dei Riti guardiesi: “Ho partecipato ai Riti settennali fin da
giovanissimo prendendo parte ai misteri e ho un ricordo indelebile che si radica anche nella memoria della mia famiglia, poiché noi di Castelvenere siamo molto legati ai Riti. Sono convinto che la nostra terra sia molto feconda sul piano della fede e che questa passa attraverso la devozione mariana, una devozione capace di radicarsi sempre di più nel vangelo.
Oggi c’è una grande e profonda consapevolezza del fatto che Maria sia veramente una mediatrice, come donna e come madre, che continuamente ci indica chi seguire e ci invita a seguire il Signore. Vuole e desidera fortemente che ci facciamo discepoli, testimoni in questo tempo del vangelo. Credo che i Riti settennali diano un contributo meraviglioso da questo punto di vista, un contributo che lascia una traccia capace di avviare, come dice il Papa,
processi di comunione, di unità, di misericordia e di sinodalità. Siamo chiamati a vivere continuamente la comunione che il Signore ci dona, anche e soprattutto attraverso Maria. Non posso che ringraziare il Signore per questo evento d’amore che irrora di amore e di misericordia questo popolo, non solo il popolo di Guardia. Stamattina, infatti, ho visto volti che venivano da vari posti della diocesi, e non solo. Credo che il richiamo di Maria sia diventato molto più forte e più bello e ci consente di amare sempre di più il Signore”.
Sempre presso l’Area Stampa, questa mattina, la deputazione permanete del Rione Fontanella, all’esito della propria processione di Comunione ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Il Rione incide nella parte Sud del Paese. Baricentro del rione è la Fontana di Piazza Fontanella appunto da cui prende il nome il Rione stesso. Fanno parte del Rione le contrade Tre Pietre e S. Lucia. È inevitabile affermare, a questo punto, che il Santuario incide
fisicamente nel Rione Fontanella. Inoltre, il Comune di Castelvenere è storicamente legato al nostro Rione. Infatti, a caratterizzare questo legame storico, gli amici di Castelvenere rappresentano il Mistero di S. Barbato Vescovo, appunto Patrono di Castelvenere, all’interno del corteo processionale del Rione Fontanella. Anticamente il Rione si caratterizzava per la
rappresentazione di Misteri legati al Vecchio Testamento. E soprattutto il filo conduttore era ed è la devozione mariana. La centralità di questo filo conduttore mariano viene proposto quattro punti della vita di Maria e li rappresentiamo appunto con: “Maria Incontra S. Elisabetta”, “Sposalizio di Maria Vergine”, “Assunzione di Maria Vergine” e “Incoronazione di Maria Vergine”. A coronamento di tutto si segnalano i misteri legati alla
devozione mariana: “Il santo rosario”, “L’apparizione di Fatima”, “San Filippo Neri insegna la devozione mariana”. Dal 1898 vengono interrottamente rappresentati “Il Sacrificio di Abramo”, “L’ Arca dell’Allenza” e “l’Apparizione della Croce a Costantino”. Abbiamo riproposto i misteri del settennio precedente e segnaliamo, tra gli altri, “San Francesco” e “S. Pio”, “Papa Leone e Attila”, “Il Pentimento di Canossa”, “Il sacrificio di Salvo D’Acquisto”, nonché “l’Ecce Homo”. Chiude il Rione: “Il Bestemmiatore lapidato”, mistero caratteristico della penitenza a cui seguono i penitenti flagellanti”.
Si ricorda, infine, che nel rispetto di tutti i fedeli, e penitenti, che parteciperanno alle funzioni della Settimana di Penitenza, non è possibile effettuare foto o video all’interno del Santuario.
– Comunicato stampa