Un nuovo impianto per il trattamento dei rifiuti organici minaccia il territorio dell’Alto Tammaro. L’impianto di trattamento della frazione umida dei rifiuti per 22 mila tonnellate annue posto a poche centinaia di metri dal confine con il Molise, in area inserita nell’istituendo Parco Nazionale del Matese, non lontano dal fiume Tammaro, dalla Diga di Morcone – Campolattaro, dal Regio Tratturo Pescasseroli – Candela, dal sito archeologico di Saepinum – Altilia, dal Parco Geopaleontologico di Pietraroja (BN) e dalla Valle del Tammaro.
Le scelte della Regione Campania (Delibere di Giunta Regione Campania n. 386 del 20.07.2016 e n. 169 del 20.03.2017), mai concordate con la Regione Molise che non risulta aver a tuttora intrapreso azioni in merito, determinano pesanti ricadute su un territorio considerato erroneamente marginale che, al contrario, merita di essere valorizzato per le peculiarità agricole, turistiche, zootecniche, ricettive, culturali, artigianali, archeologiche, storiche e ambientali.
Anche la USB ha il dovere di tutelare quella parte di territorio sannita, preservandolo da impianti impattanti sia di trattamento di rifiuti che eolici, ed intervenendo a sostegno di un modello di sviluppo ecocompatibile ed ecosostenibile. La USB da circa un anno ha organizzato manifestazioni e convegni per l’istituzione del Parco del Matese ottenendo un risultato importantissimo.
Per lo sviluppo del Settore trainante dell’agroalimentare e turistico e ambientale che metterebbe a repentaglio la stessa economia danneggiando non poco la qualità e la riconoscibilità delle produzioni locali. Per questo la USB Molise insieme alla Federazione USB Provinciale di Benevento si schierano insieme ai cittadini , associazioni, imprese agricole a salvaguardia del lavoro, dei diritti e della legalità. Per questo non possiamo permetterlo e faremo di tutto come manifestazioni, lotte e presidi affinché l’impianto non venga realizzato.
USB Molise – Fed. USB Provincile Benevento